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Il golf: mezzo d’integrazione sociale.

L’esempio in Italia.

Il Golf: uno sport per tutti e una scuola di vita eccezionale

 

Il gioco del golf viene definito per antonomasia lo sport dai 9 ai 90 anni; in pratica possono praticare questa disciplina proprio tutti, quando dico tutti mi riferisco a persone normodotate come a persone diversamente abili, sia fisicamente sia mentalmente.
Questo perché a livello amatoriale il golf non richiede particolari doti fisiche, visto che è uno sport che si gioca da fermi; quando però il livello del praticante si alza, bisogna essere dei veri atleti per raggiungere certi risultati.
Nel corso degli anni ho visto praticare il golf veramente da tutti: persone con arti artificiali, in carrozzine speciali che permettono al giocatore di assumere una posizione quasi eretta, e anche diversamente abili mentalmente con scopo terapeutico. Ed è proprio questa mia esperienza come volontario con persone diversamente abili mentalmente che vorrei di seguito condividere con voi.
Dopo una prima esperienza con i ragazzi della Onlus “ALBATROS” con sede a Crema due anni fa nel 2016, Lucio Calogero, già volontario presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone (centro di recupero che si occupa di patologie mentali), mi ha chiesto se fossi interessato all’elaborazione e gestione di un progetto sul golf da proporre come percorso didattico/terapeutico per gli ospiti della struttura in grado di poter sostenere questo tipo di attività.
Abbiamo presentato il programma ai responsabili del centro che, oltre ad approvarlo, ci hanno messo a disposizione due figure interne, Doris Carsenzuola e Aniello Incoronato, che ad ogni incontro monitorizzano e relazionano i progressi dei giocatori, oltre a delle aree apposite per la pratica del golf e a una palestra per la pratica indoor. Dietro nostro consiglio hanno anche realizzato due postazioni per la pratica all’aperto con le reti, un putting green sintetico e due buche di 50/70 mt con greens sintetici.
Come volontario, oltre al sottoscritto in qualità di responsabile didattico golf e a Lucio Calogero come responsabile del progetto golf, si è aggiunto Vittorio Dinetto.
Per ora il golf viene praticato all’interno della struttura il lunedì mattina.
Abbiamo trovato disponibilità anche presso il circolo di golf “SAN VITO di Gaggiano“, che ci ospita una volta al mese per poter far fruire l’esperienza del gioco in campo ai ragazzi.
Perché il golf come terapia?
La pratica del golf, anche se a livello ludico, porta intrinsecamente il giocatore a dover mettere in moto una serie di valutazioni: rispettare un’area di partenza, tirare verso la buca con lo scopo di visualizzare un obbiettivo, valutare la distanza dalla buca, dosare la forza sul putter. Tali valutazioni portano a spostare l’attenzione su quello che si sta facendo: tradotto si tratta di concentrazione, che per questo tipo di soggetti è un grande successo, insieme al fatto di compiere un gesto fisico che potenzia le loro capacità a livello motorio.
In questo mio percorso come volontario ho maturato un’esperienza che vorrei condividere con voi. Uno di questi ragazzi è autistico e sordomuto. Nel percorso iniziale, in palestra, veniva con una macchinina giocattolo che non mollava mai. Con il passare del tempo e con molta difficoltà da parte sua, ho comunque testimoniato un coinvolgimento sempre maggiore al gioco, che l’ha portato ad abbandonare la sua inseparabile macchinina nel periodo del golf.
Addirittura una mattina, arrivato per la solita lezione, mi ha abbracciato e guardato in faccia, chi conosce il mondo autistico può ben capire quale progresso ciò rappresenti.
Alla fine è stato in grado di finire una buca di 50 mt da solo, individuando il punto di inizio e soprattutto realizzando che per chiuderla si deve imbucare.
Io non sono un medico, mi reputo un osservatore, ma vedere questi ragazzi compiere tali progressi mi fa sentire ogni giorno orgoglioso del progetto avviato. Un invito a tutti; provate a guardare il golf anche da un’altro punto di vista, questo sport lo merita.

Andrea Calcari

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Andrea Calcari
– Maestro di Golf fin dal1995, dopo aver giocato come professionista dal 1989, nel Challenger Alps Tour e Campionati Italiani, ha rappresentato l’Italia per tre edizioni al Champion PGA Of Europe.
– È stato Nazionale Professionisti, Campione Italiano under 30 ed è Campione Italiano Maestri.
– Come Maestro di PGAI insegna al “Molinetto golf & country” dal 2007 e al “San Vito” ad adulti, ragazzi e agli aspiranti Pro.
– Dal 2002 al 2018 Responsabile Federale del gioco in campo di Allenatore Federale della Lombardia nei Brevetti Giovanili.
– È responsabile didattico nel progetto Golf Terapia per la Sacra Famiglia di Cesano Boscone”

Per contattare Andrea Calcari scrivere a:

andrea.calcari@gmail.com