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Estate o inverno? Comunque Algarve

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Redazione – Estate o inverno? Comunque Algarve

In arabo (al-gharb), cioè “l’ovest”, è questa la radice del nome “Algarve” che definisce la regione più meridionale del Portogallo.

Clima ideale, enogastronomia d’eccellenza, sviluppo turistico sempre più attento alla sostenibilità ambientale: tutto questo non poteva non interessare il mondo del golf che in questo territorio ha visto nascere e svilupparsi negli anni tante bellissime strutture, ormai arrivate all’apice e a competere con le migliori a livello internazionale.

I confini di questo estremo lembo di terra che si affaccia a picco sull’Oceano Atlantico coincidono con il distretto di Faro che è suddiviso in due zone, una situata a ovest (Barlavento), l’altra a est (Sotavento).
Grazie alla bellezza del paesaggio e al clima ideale per una vita da trascorrere in gran parte all’aria aperta, possibile praticamente per tutti i dodici mese dell’anno, il turismo e le attività commerciali ad esso correlate rappresentano oggi la percentuale più significativa dell’economia dell’Algarve.
Ma questo è anche un territorio di grandi tradizioni e così la produzione agroalimentare autoctona di diversi tipi di frutta e verdura quali arance, fichi, prugne, baccelli di carruba, mandorle, avocado, pomodori, cavolfiori, fragole e lamponi, inclusi anche pesce e altri frutti di mare, costituisce un’altra parte significativa dell’economia locale.

È anche grazie a questo sviluppo agroalimentare, legato a materie prime di alta qualità combinate con creatività e sperimentazione, che il settore gastronomico della ristorazione portoghese si è imposto anche a livello internazionale suscitando sempre più interesse e stima.

La gastronomia dell’Algarve riflette diverse influenze della sua storia, con la presenza di elementi del periodo romano e moresco. Essa costituisce, insieme al clima della regione, uno delle principali attrattive per i turisti.
Gli ingredienti utilizzati riflettono i sapori freschi del mare e gli aromi intensi e forti delle campagne interne.
La gastronomia della regione è dominata dai frutti di mare e dal pesce di tutti i tipi, ma anche dalla frutta, secca e fresca. Fichi e mandorle sono tra i frutti tradizionali utilizzati sia in pasticceria che nella distillazione di liquori locali. Dal riso “arroz de lingueirão” con cannolicchi di Faro, passando per le sardine alla griglia di Portimão e giungendo fino ai dolci “Dom Rodrigos” di Lagos, sono presenti in Algarve piatti e prelibatezze di ogni genere.
L’Algarve nel suo complesso è uno dei luoghi più caldi dell’Europa meridionale, con un clima mediterraneo influenzato dall’Atlantico, inverni miti e umidi ed estati calde o molto calde ma secche. Si tratta nel complesso della regione più soleggiata d’Europa, con valori annuali di soleggiamento che vanno dalle 2.600 ore nella Serra de Monchique a valori superiori alle 3.100 sulla costa meridionale
In generale, l’inverno mite vede solo modeste differenze nelle massime giornaliere lungo la costa, perlopiù comprese tra i 16 e i 18 °C ma che non di rado possono registrate periodi con temperature fino ai 25 °C.
In estate le temperature medie più alte si registrano ad est, dove le massime si attestano intorno ai 29-30 sulla costa mentre stazionano tra i 32 e i 35 all’interno. Le minime notturne sono spesso indipendenti dalla località, attestandosi intorno ai 16-20 gradi nella maggior parte dell’Algarve.
Grazie agli alti standard di qualità della vita, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e l’accesso ai servizi sanitari pubblici, così come all’ampia scelta di siti culturali da esplorare e alle condizioni climatiche notevolmente miti, l’Algarve risulta una destinazione sempre più ricercata, soprattutto dagli europei del centro e del nord, come località in cui stabilirsi a tempo indeterminato.
L’Algarve si potrebbe riassumere semplicemente con la parola “luce”, infatti questo territorio è costantemente illuminato dal sole, e il clima è pressoché perfetto.

Una delle tantissime spiagge a pochi minuti dai numerosi Golf Club

Ma la bellezza di questo territorio non si ferma qui; è una regione di delizie nascoste, di spiagge dorate incorniciate da rocce calcaree, di piccoli e semplici ristoranti dove gustare piatti di pesce freschissimo, un piacere per tutti i sensi. Molti dei siti naturali sono aree protette e rientrano nel patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Ogni area dell’Algarve ha le sue proprie caratteristiche. Nell’entroterra, nelle colline di Monchique, il tempo sembra essersi fermato, e la vita dei suoi abitanti si articola in base alle stagioni. Nei villaggi, caratterizzati da piccole strade acciottolate, le case sono bianche, e per le strade si trovano tipici caffè dove gli uomini sorseggiano le loro bevande, mentre le donne grigliano per strada sardine. Opposto a questo modo di vita semplice della parte collinare, vi è la vita della costa. Qui il turismo la fa da padrona, anche se non dappertutto si trovano località chiassose. Si alternano paesini di pescatori a villaggi turistici, dove i servizi e i comfort per i viaggiatori non mancano. Ad est vi sono meravigliose e piccole pensioni, dove poter vivere la propria vacanza in relax, senza trovarsi in una località presa d’assalto dai turisti. Il centro e la parte ovest della regione sono quelle che hanno subito il maggior sviluppo. Vi sono tratti di costa dove le scogliere finiscono a strapiombo sul mare, adatti anche a chi vuol passare la propria vacanza a pieno contatto con la natura. Altre località sono invece amate dai surfisti: qui le onde del mare sono puro divertimento. Altri villaggi ancora sono un’ottima opzione, con le loro spiagge, per una classica vacanza di mare. Albufeira e Vilamoura sono due dei centri abitati più sviluppati; sono anche ottime basi per poter esplorare la regione, pernottando in località, dove tutti i servizi sono a portata di mano. Qualunque sia la parte dell’Algarve che si sceglie per una vacanza, troverete persone amichevoli e accoglienti; ottimi vini locali e del cibo delizioso.
Spiagge uniche e inconfondibili. Sono senz’altro le bellissime spiagge ad attirare i turisti nella regione più meridionale del Portogallo. La costa dell’Algarve è disseminata di quasi 150 spiagge lunghe, baie, calette, insenature dove poter prendere il sole, fare surf o scattare fantastiche fotografie. Citando solo alcune tra le più belle spiagge dell’Algarve non possiamo tralasciare Praia de Albandeira, spiaggia isolata è l’ideale per chi cerca un angolo di paradiso. È un piccolo lembo di sabbia riparato dalle rocce, e per arrivarci occorre seguire le indicazioni per Porches da Benagil. Non è una spiaggia attrezzata, per cui si adatta di più ai viaggiatori d’avventura. Praia do Ançao è una spiaggia dorata e bagnata da acque con bandiera blu ed è molto popolare fra le famiglie. È una spiaggia attrezzata, dove vi è la possibilità di fare sport acquatici. Si trova nelle vicinanze di Quinda do Lago. Praia do Barril fa parte del parco naturale di Ria Formosa. È il posto adatto per chi vuole dedicarsi al windsurf e alla vela e non vuol perdersi un pranzo in uno suoi ristorantini dove viene servito pesce appena pescato. La spiaggia è vicino al villaggio di Pedras d’el Rei. Praia da Dona Ana si trova appena fuori dalla cittadina di Lagos ed è una piccola spiaggia che regala uno scenario pazzesco, con scogliere granitiche, spiagge dorate e acque cristalline. Nelle vicinanze diverse altre spiagge sono adatte a chi è in cerca di privacy, come ad esempio Praia do Camilo. Ma queste sono solo alcune delle innumerevoli alternative che ognuno potrà scegliere in funzione delle proprie aspettative, le spiagge dell’Algarve saranno sempre e comunque in grado di soddisfare.

Clima ideale, enogastronomia d’eccellenza, sviluppo turistico sempre più attento alla sostenibilità ambientale: tutto questo non poteva non interessare il mondo del golf che in questo territorio ha visto nascere e svilupparsi negli anni tante bellissime strutture, ormai arrivate all’apice e a competere con le migliori a livello internazionale.
L’Algarve è ormai una delle mete più frequentate sia dai golfisti amateur che dai professionisti che qui trovano un’ampia e diversificata scelta di percorsi dove poter giocare anche, anzi soprattutto, nel periodo tra l’autunno e la primavera, quando spesso in altre zone le condizioni atmosferiche non sono ottimali.
La varietà dei percorsi è ampissima, si va da quelli più impegnativi a quelli ideali per progredire nel gioco e comunque sempre immersi in suggestivi e deliziosi panorami che appagano sempre il giocatore a fine giornata.

Tra i tanti ne indichiamo alcuni da non perdere.

VALE DE PINTA GOLF
Ha ospitata per ben 8 volte la finale di qualificazione dell’European Seniors Tour. il golf Vale de Pinta è giustamente rispettato non solo per la sua giocabilità e il layout impegnativo, ma per gli eccezionali livelli di bellezza e divertimento. Progettato dal famoso architetto di campi da golf americano Ronald Fream e inaugurato nel 1992, il Vale de Pinta si è guadagnato il posto di uno dei migliori campi progettati in Algarve e in Europa.
Immaginate i fairway di erba delle Bermuda, bunker di sabbia strategicamente posizionati e green rivestiti di erba “Pen Cross Bent”, per non parlare dei laghi ornamentali in un terreno ondulato e costellato di carrubi, fichi, mandorli e ulivi (tra cui un olivo di oltre 1200 anni!), questo è il Vale Da Pinta Golf

GRAMACHO GOLF
Dopo il successo nella progettazione del percorso Vale de Pinta, Ronald Fream ha collaborato con l’ex numero 1 al mondo Nick Price per creare il design unico del Gramacho. Avendo ospitato in diverse occasioni il Portoghese Ladies Open, il Pestana Gramacho è riconosciuto come un percorso da campionato divertente e giocabile anche da chi ha un handicap più alto.
Oltre al fantastico design del golf, Ronald e Nick sono riusciti ad incorporare il paesaggio tradizionale utilizzando gli affioramenti di pietra naturale, i muri a secco storici e gli alberi secolari esistenti con alcuni laghi e bunker “scolpiti” ad arte. L’effetto è un meraviglioso viaggio attraverso l’entro terra dell’Algarve.

Quinta do Vale, l’ultimo campo disegnato da Severiano Ballesteros. Un percorso unico, come la sua composizione: 6-6-6 (sei par-3, sei par-4 e sei par-5)

QUINTA DO VALE
Quinta do Vale, l’ultimo campo disegnato da Severiano Ballesteros. Un percorso unico, come la sua composizione: 6-6-6 (sei par-3, sei par-4 e sei par-5 tutti alternati tra di loro. Non giocherete mai due par-4 o par-5 o par-3 di seguito). Al Quinta do Vale i giocatori noteranno la creatività di Ballesteros e la sua promessa: accontentare tutti, indipendentemente dal loro handicap. Il percorso è arricchito da numerose buche dogleg, ampi fairway e ostacoli, il tutto inserito in un contesto mozzafiato
Il campo da golf di Quinta do Vale è stato progettato per attrarre golfisti di ogni livello, realizzato su un’area di 75 ettari, il campo è completamente integrato nel paesaggio naturale circostante, sfruttando appieno il terreno ondulato che conferisce un carattere unico a ciascuna delle 18 buche.

AL SALGADOS GOLF
Al Salgados Golf Course, situato vicino alla spiaggia di Salgados, qui potrete respirare la fresca brezza marina e lasciarvi ispirare dalla ricchezza dell’ambiente. Situato accanto a una riserva naturale unica in Europa, con una laguna e uccelli esotici. Il percorso è molto aperto agli elementi, con poca vegetazione e molti rischi d’acqua. Richiede un giocatore tecnicamente abile per ottenere un buon risultato da un giro che spesso può essere influenzato dalla brezza predominante.

ALAMOS GOLF E MORGADO GOLF
Il campo da golf Alamos è uno dei campi più recenti aperti in Algarve. Situato a nord di Portimao, il campo da 18 buche è disposto con vicino il campo gemello, il Morgado Golf Course. I fairway si snodano in una tenuta di 980 ettari con piccole valli.
La caratteristica principale dei due percorsi è rappresentata dagli ampi green, che richiedono una buona abilità nel putting, poiché sono spesso rialzati rispetto all’approccio al fairway e presentano diversi livelli. Inoltre, la precisione dei colpi dei giocatori sarà messa in discussione da bunker aggressivi e profondi.

Progettato in modo magistrale da Jack Nicklaus, con un design davvero unico, il Monte Rei Golf & Country Club è situato nell’Algarve orientale ed è senza dubbio tra i percorsi più esclusivi in Algarve

MONTE REY GOLF
Monte Rei Golf & Country Club è situato nell’Algarve orientale ed è senza dubbio tra i percorsi più esclusivi in Algarve. Tutto è stato progettato per garantire che gran parte del paesaggio dell’Algarve venisse conservato e valorizzato. L’effetto complessivo è sorprendente.
Disegnato in modo magistrale da Jack Nicklaus si tratta di un percorso da campionato par 72 dal design davvero unico, con 18 buche l’una diversa dall’altra. L’acqua entra in gioco su undici delle diciotto buche, con un totale di otto par-4, cinque par-3 e cinque par-5 in un layout impegnativo e tecnico, ma che lascia sempre spazio al divertimento ad ogni livello di gioco.

OCEAN
L’Ocean Course è composto dai due originali campi da golf a 9 buche disegnati da Sir Henry Cotton, presenta fairway delicatamente ondulati che costeggiano la riserva naturale prima di scendere dolcemente sulle sponde dell’Atlantico. Le buche emblematiche sono due Par 4 impegnativi e spettacolari, l’11 e il 14 e il Par 3 buca 15 che corre lungo la spiaggia.

ROYAL
Inaugurato nel 1997, il Royal Golf Course è stato progettato dal famoso architetto americano di golf Rocky Roquemore, basato sui disegni originali di Sir Henry Cotton. Riconosciuto come uno dei campi da golf più prestigiosi del Portogallo, le sue caratteristiche includono la famosa buca 9 e la 16, con il tee box di partenza in cima alla scogliera, una delle buche più fotografate in Europa

PALMARES
All’interno dell’anfiteatro naturale della baia di Lagos, Robert Trent Jones II ha modellato un grande campo da golf d’Europa. Il compito affidato a questo eccezionale progettista di campi da golf americano era di realizzare un campo da golf a 27 buche che massimizzasse il potenziale del suo straordinario ambiente.
Il risultato è un campo da golf di una bellezza naturale mozzafiato che è un piacere da giocare. Il campo ha aperto 18 buche per il gioco nell’ottobre 2010 e le 27 complete nel giugno 2011. Robert Trent Jones II ha progettato il campo da golf tenendo in mente il più alto livello di tornei internazionali di golf, nonché una piacevole esperienza di golf sia per i soci permanenti che per i turisti. Il Palmares Golf è composto da tre circuiti a nove buche di ritorno che possono essere giocati in qualsiasi sequenza.
Il genio del percorso è che, a seconda della sequenza di gioco, ogni esperienza di golf è diversa. Ogni circuito a nove buche, Alvor, Lagos e Praia, ha il suo carattere e la sua atmosfera.

DOM PEDRO OLD COURSE
Nel cuore di Vilamoura si trova la “Grande Dame” dei campi da golf dell’Algarve, il Dom Pedro Old Course Golf. Essendo uno dei primi layout affermati nella regione, il design di Frank Pennink è apprezzato in tutto il mondo del golf. Sebbene sia a soli 20 minuti di auto dall’aeroporto di Faro, il campo si trova immerso tra imponenti pini e si estende su un terreno leggermente ondulato. Non si può discutere sul fatto che, per per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di giocare qui, il Dom Pedro Old Course resterà a lungo nella propria memoria.
Tra i campi da golf dell’Algarve il Dom Pedro Old Course Golf Club rimane uno dei più grandi punti di riferimenti, noto a livello internazionale per la sua struttura e la sua costante evoluzione.

DOM PEDRO MILLENNIUM
Si è spesso affermato che la creazione del Par 72 Dom Pedro Millennium Golf Course è stata fondamentale per consolidare lo status di questa regione come una delle più visitate e più amate d’Europa per il golf. Inaugurato nel 2000, questo è un campo di gioco più aperto rispetto ai suoi vicini di zona, sebbene le buche 3-7 si snodano tra pini.
Per molti, questo percorso assomiglia nei fairway al Dom Pedro Old Course Golf e al Dom Pedro Pinhal Golf Course, dove però le aree di atterraggio si restringono, richiedendo una maggiore precisione. Numerosi i laghi presenti e particolarmente interessanti le buche 17 18, arricchiscono tutto il percorso del Dom Pedro Millennium Golf Course. Giocare qui in modo semplice è sempre l’approccio migliore.

Disegnato da Arnold Palmer e inaugurato nel 2004, il Victoria Golf Course Vilamoura, è uno dei migliori campi da golf del Portogallo che dal 2007 ospita il Portugal Masters of the European Tou

VICTORIA VILAMOURA
Disegnato da Arnold Palmer e inaugurato nel 2004, il Victoria Golf Course Vilamoura, è uno dei migliori e più sofisticati campi da golf del Portogallo. Un fatto straordinario riguardante il Victoria Vilamoura Golf Course è che il team di Arnold Palmer ha creato magistralmente 18 green con forme e dimensioni totalmente diverse uno dall’altro. Questa è una delle caratteristiche uniche del campo da golf Victoria Vilamoura.
Il campo da golf Victoria Vilamoura garantisce la conservazione delle zone umide esistenti, della vegetazione tipica di carrubi, ulivi e mandorli e di numerosi laghi, che occupano 13 ettari, fornendo specchi d’acqua e bacini strategici per l’irrigazione.
Dal 2007, il Victoria Golf Course Vilamoura ospita la più grande competizione in Portogallo: il Portugal Masters of the European Tour.

L’offerta dei percorsi di golf dell’Algarve non si limita a quelli sopra citati ma ne contempla ancora altri, tutti meritevoli di essere visitati e “giocati”.
Il modo migliore per non sbagliare quali potrebbero essere i più adatti alle personali esigenze e livelli di gioco è sicuramente quello di affidarsi a chi conosce bene pregi e caratteristiche di ogni singola struttura.

“I Viaggi di Seve”, tour operator specializzato in viaggi golf e da anni partner di Italy Golf Cup, è in grado di organizzare viaggi/vacanze personalizzate per singoli o gruppi di giocatori basandosi sulle esigenze individuali e ottimizzando al meglio il tempo a disposizione.
Organizzare al meglio il “nostro tempo libero” non è più un lusso ma un investimento in benessere fisico e psitico e affidarsi a seri e qualificati professionisti anche in questo settore è il modo migliore per non avere “brutte sorprese”, buon viaggio in Algarve.

Redazione

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Omega European Masters

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Golf

Daniela – Avventura ed emozioni al “Omega European Masters” di Crans Montana, per una “volontaria per caso”

Daniela, volontaria per caso

Per molti golfisti professionisti europei, l’Omega European Masters di Crans-Montana è un appuntamento fisso nel calendario dei tornei.
Forse non tanto per il montepremi, che con i suoi 2 milioni di euro non è uno dei tornei di categoria altissima, ma per un campo spettacolare ad un’altitudine di 1.500 metri e dalla cornice naturalistica di mozzafiato.
Anche l’edizione 2022 (25/28 agosto 2022) non ha mancato di spettacolarità e di sorprese, specialmente per una volontaria capitata lì quasi per caso.

Come sono finita all’Omega European Masters 2022?
In realtà, tutto è iniziato per gioco. Qualche mese fa, quando una collega golfista mi parlò della possibilità di poter partecipare come volontaria all’esclusivo torneo di Crans-Montana (25 al 28 agosto 2022), m’iscrissi per divertimento e senza nessun tipo di aspettativa. «Vediamo cosa succede», era l’unico pensiero che avevo in mente.
Quando poi un mese dopo ho ricevetti la lettera di conferma di partecipazione, rimasi piuttosto sorpresa. Ma già non vedevo l’ora di fare questa nuova esperienza ed ero entusiasta per ciò che mi aspettava.

Il sabato precedente al torneo, come tutti gli altri volontari, mi recai al centro di Crans-Montana per ritirare magliette, giacche, badge, ecc. Prima di iniziare il «lavoro» ognuno di noi “volontari” ebbe il tempo per godersi la parte ludica di questa avventura e molti di noi colsero al volo l’opportunità per gustare da vicino il torneo Pro-Am.

Io e un’amica decidemmo di seguire la star internazionale del golf, Miguel Angel Jimenez. Conosciuto per il suo carattere particolare e per il fatto di fare le cose “a modo suo”, Miguel è sempre pronto a sorprenderci, e anche in questa occasione non si smentii. Dopo un mini riscaldamento che durò forse un minuto, insieme alla sua squadra, Miguel si accese il suo amato sigaro e fece un meraviglioso primo colpo sotto gli occhi di un pubblico appassionatissimo. Nel flight di Jimenez, suscitò altrettanto interesse un giocatore di hickory che, nonostante il materiale particolarissimo, non aveva nulla da invidiare ai giocatori in possosso di materiale più moderno.

Il giovedì, 25 agosto 2022, poco dopo le 7:00 e con un tempo splendido, 156 professionisti iniziarono il loro primo giro.
Oltre a Miguel Angel Jimenez, sulla lista di partenza figuravano anche gli italiani Guido Migliozzi ed Edoardo Molinari, gli inglesi Matthew Southgate e Scott Hend e altri top giocatori come Rory Sabbatini, Mike Lorenzo-Vera e i gemelli Nicolai e Rasmus Høojgard.
Quest’ultimo ha iniziato il suo primo giro come campione in carica dell’edizione 2021.
Per i primi due giorni di gara mi è stato assegnato il ruolo di Commissaire de Partie».

Il compito era quello di assicurare che gli spettatori non calpestassero le palline cadute fuori dal Fairway e rispettassero le transenne di corda. Una cosa non sempre facile, poiché tutti vogliono essere il più vicino possibile al giocatore.
Tenendo sempre d’occhio le palline e le posizioni dei giocatori, come «Commissaire de Partie», per questi primi due giorni ho visto relativamente poco del gioco.
Il secondo giorno comunque, ho sperimentato in prima persona che il golf non è privo di pericoli. Mentre aspettavo il colpo di Tee-Off di un giocatore, improvvisamente ho sentito un tonfo sulla mia scarpa. L’impatto è stato così forte che ho perso di vista per un attimo la pallina, che è atterrata da qualche parte nel rough alto della buca di fianco. Che il professionista non fosse realmente interessato alle condizioni del mio piede, ma solo alla sua pallina, mi è stato chiaro relativamente presto vista la sua reazione. Pazienza, i danni collaterali facevano parte dell’accordo…

Il significato della dicitura «solo per sportivi» dietro alcune funzioni dei volontari mi è apparso chiaro al terzo giorno del torneo, quando iniziò il mio lavoro di portatrice del «mobile scoreboard».

«Nessun problema», pensai, anche se questo tabellone di legno pesava sicuramente almeno 6 chili. Ignoro l’osso delle spalle che s’infiamma di più ad ogni buca e vado avanti.
Ero molto vicina ai giocatori e quindi ho avuto la miglior posizione possibile per osservare le loro routine e le loro tattiche di gioco.
I caddie e giocatori ripagarono i miei sforzi fisici, ringraziandomi alla fine del giro e regalandomi delle loro palline di gara. Purtroppo, nel frattempo ne ho già persa una durante la mia ultima gara…

Come golfista dilettante, questo volontariato è stata un’esperienza fantastica. Essere al centro dell’azione e poter sperimentare in prima persona quanta passione e quanto lavoro instancabile e duro c’è dietro ogni professionista. Ma ho sperimentato la delusione con cui i giocatori devono convivere quando non superano il taglio dopo il secondo turno.
Da un punto di vista economico, questo significa che non ci sono entrate e che ci sono solo le spese per il viaggio e l’albergo. Questo a volte significa che un putt mancato può fare la differenza tra poter pagare le fatture o avere le tasche vuote.

Infine, dopo 72 buche giocate, Matt Wallace e Thriston Lawrence hanno dato vita a un finale thriller nel play off dell’ultima giornata di domenica, che si è concluso a favore del sudafricano Lawrence, che ha mostrato nervi saldi alla fine nonostante una partenza nervosa.

See you in 2023!
Save the date: 31. 08. – 3.09 2023
Magari ci sarò ancora anch’io

Daniela

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Qualcosa è cambiato, ma non lo spirito…

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Golf

Adriano Manzoni – Qualcosa è cambiato, ma non lo spirito…

Adriano Manzoni – Promoter Italy Golf Cup

Da quando ho messo il naso nel mondo del golf per “colpa” dell’amico Gianmario Sbranchella, era il 2014, ho imparato tante cose su questo ambiente, molti miti e pregiudizi sono stati sfatati, uno su tutti l’idea che avevo del golfista.
Per me quasi una figura mitica, integerrima, pura nello spirito al 100%, l’ultimo dei cavalieri senza paura e senza macchia, e questo valeva anche per le Lady.
Invece, ahimè, il golfista tipo non è poi tanto diverso dal pescatore della domenica, il cui pesce più grande gli è sempre scappato per sfortuna o per colpa di un batter d’ali di gabbiano o di una folata di vento.

Così al golfista un “par”, o ancora meglio un “birdie”, è sfuggito per quel chiacchiericcio della buca accanto, per quel fruscio di foglie improvviso che lo ha fatto sobbalzare proprio nel preciso istante in cui si è colpita la pallina, o al limite, per quel fastidioso mal di schiena che “proprio da ieri sera non mi abbandona”.
Come dicevo mi si è sfatato il “mito” del golfista come cavaliere senza macchia ma in compenso ne è nato uno molto più convincente, confortante e stimolante, quello dell’uomo o Lady che non si arrende mai.

Nonostante lo swing non proprio armonico, le decine di palline perse nei boschi o annegate nei laghetti, l’hcp che scende lento come la febbre della malaria, lui, o lei, si presentano puntuali ogni weekend alla gara programmata.

Vestiti e attrezzati di tutto punto, pronti ad affrontare la nuova sfida a testa alta, e non tanto con le maligne 18 buche, ma con loro stessi, eccoli intenti ad accarezzare il green per studiarne le insidie e per riuscire “questa volta” a fare un po` meglio della volta precedente.

Molti non puntano neanche in cuor loro ad avere un punteggio finale rilevante ma nell’esser stati capaci di aver “giocato” almeno una delle 18 buche in modo impeccabile o quasi, e questo molto spesso è sufficiente per un ritorno a casa soddisfatti.
Da non giocatore quanta ammirazione.

Questo è lo spirito che mi ha fatto conoscere e trasmesso Gianmario quando mi ha invitato ad entrare nel Team organizzativo, prima di India Golf Cup, e poi nel 2018 insieme come fondatore del nuovo Brand Italy Golf Cup.

Gianmario Sbranchella e Adriano Manzoni insieme alla premiazione della Finale Nazionale Italy Golf Cup 2021

Dopo due anni di programmazione finalmente l’anno scorso, nonostante tutto, la presentazione ufficiale di Italy Golf Cup. Due anni difficili per tutti, densi di incognite e incertezze, due anni in cui fare progetti e programmare sembrava quasi impossibile, ma insieme a Gianmario abbiamo realizzato un primo bellissimo Circuito Italy itinerante di 18 gare.

Un Circuito che è stato molto bello far nascere ma che è risultato anche molto impegnativo e dal quale Gianmario ha deciso di volersi prendere un meritato riposo.

Per il 2022, grazie alla collaborazione e alla grande disponibilità del Golf Club Menaggio e Cadenabbia è stato deciso di realizzare l’Italy Golf Cup Excellence 2022, 5 gare tra aprile e settembre tutte sulle rive del Lario.

Un “torneo” in uno dei Golf Club più prestigiosi e “antichi” d’Italia che darà modo di consolidare il Brand Italy Golf Cup e di impostare, insieme anche al Golf Club Menaggio, alcuni progetti molto promettenti per il prossimo futuro.

Qualcosa è cambiato, ma non lo spirito che ha trasmesso inizialmente l’amico Gianmario che rimarrà sempre lo stesso.

Adriano Manzoni

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Adriano Manzoni

Founder & Trademak Owner – Marketing & Sponsorship Manager “Italy Golf Cup”.
Di professione consulente marketing ha due ombre nel suo lungo curriculum: non gioca a golf e è di fede rossonera.

Per saperne di più.