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Hong Kong Golf Club, anche senza “Royal” sempre regale

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Golf

Redazione – Fondato nel 1889 da tredici appassionati golfisti, nell’allora colonia brittannica, mantenne fino al 1996 la denominazione “Royal” che dovette abbandonare con il ritorno dei territori alla Cina. Questo fatto non ha però mutato l’eccellenza di questo Club ritenuto uno dei migliori al mondo, rimanendo in ogni caso un percorso regale.

Già a metà degli anni ’70 Pat Ward-Thomas, autore dell’”Atlante mondiale del golf”, considerato ancora oggi come una tra le “Bibbie” del golf, utilizzava queste parole in relazione all’Hong Kong Golf Club: “È raro giocare in uno scenario più bello di quello del Royal Hong Kong, situato a ridosso delle magnifiche montagne cinesi …”. Dagli anni ’70 ad oggi tantissime cose sono cambiate a Hong Kong, ne ascoltiamo proprio in questi giorni le tristi cronache, ma una cosa è certa, l’Hong Kong Golf Club ha mantenuto intatto il suo fascino e anzi ha aumentato di anno in anno la qualità dei suoi percorsi di gioco tanto da essere sede dell’Hong Kong Open ininterrottamente dal 1959. Hong Kong Open è stato votato dai golfisti professionisti nel 2018 come la miglior competizione dell’anno dell’Asian Tour e il suo percorso come il miglior campo da golf dello stesso anno. Il doppio riconoscimento consolida ulteriormente la posizione dell’Hong Kong Open come uno dei migliori tornei di golf e sedi in Asia. Nel 2015 HKGC è stato anche selezionato da una giuria internazionale di giornalisti ed esperti del settore come “Platinum Golf Club of The World” classificandosi nella top 100 dei migliori club di golf del mondo. Solo altri quattro club in Asia hanno ottenuto una posizione migliore dell’Hong Kong Golf Club in questa esclusiva classifica.

Sguardi sui percorsi dell’Hong Kong Golf Club

La direzione del HKGC è molto attenta, sensibile e attiva nel promuovere il golf nei giovani, specialmente sul suo territorio, tanto da aver attivato già dal 2013 un programma di sviluppo del golf per le scuole di Fanling e Sheung Shui, seguito da un’offerta di formazione golfistica a studenti svantaggiati nell’ambito della Inspiring HK Sports Foundation. Un totale di 10 scuole attualmente inviano studenti per lezioni settimanali svolte al campo pratica e sui suoi 3 percorsi. Dal 2017, un programma di “introduzione al golf è stato offerto anche agli insegnanti di educazione fisica (PE) delle scuole del Distretto Nord di Hong Kong. L’accesso alle strutture per la pratica e alle opportunità di gioco presso HKGC è stato un fattore importante nei recenti successi individuali e di squadra del crescente gruppo di giovani golfisti di talento di Hong Kong. I risultati raggiunti da questi giovani giocatori hanno aperto la porta a opportunità accademiche, comprese borse di studio complete presso le università degli Stati Uniti. Grazie anche a questi programmi all’Hong Kong Open 2019, quattro giocatori di golf di Hong Kong, tra cui tre dilettanti, Alexander Yang, Leon D’Souza e Terrence Ng, hanno ottenuto il taglio di metà percorso, un vero record.

Sguardi sui percorsi dell’Hong Kong Golf Club

Anche se molto “progressista” l’Hong Kong Golf Club non sfugge alle regole della tradizioni e della forma, come spesso accade in oriente, per cui vige per i frequentatori del Club, se non un rigido codice di comportamento, un “caloroso” invito a rispettare alcune regole tra cui: divieto dell’uso dei telefoni cellulari in tutta la Club House e sui percorsi di gioco; i membri devono sempre osservare uno standard di abbigliamento ragionevole e prudente e non indossare indumenti che possano offendere gli altri tra cui vestiti strappati o sporchi; le magliette da golf devono essere con colletto e maniche (non per le signore) e indossate infilate; pantaloncini corti o gonne con un massimo di 5 pollici sopra le ginocchia, i leggings possono essere indossati sotto i pantaloncini corti ma non da soli. In Club House nessun berretto, visiera, cappelli e cappelli di lana possono essere indossati così come sono vietati infradito, tranne che a bordo piscina. A noi possono sembrare limitazioni un po’ rigide ma bisogna tener conto di quanto conti nella cultura orientale e cinese in particolare il rispetto per le formalità che per la loro società non è solo un fatto esteriore ma è un fattore di rispetto per se stessi e per gli altri. Anche l’Hong Kong Golf Club non è “scampato” a quello che possiamo definire benevolmente scetticismo verso il gentil sesso nel golf. Sebbene le donne avessero giocato a golf a Hong Kong già nel XIX secolo e giocassero in competizione all’allora Royal Hong Kong Golf Club dalla fine degli anni ‘20, fu solo nel 1932 che alle donne fu permesso di accedere al in modo frequente e non eccezionale al Club.

Sguardi sui percorsi dell’Hong Kong Golf Club

Nel novembre 1946 fu deciso che le mogli e le parenti dei membri potessero giocare previo pagamento dell’abbonamento da parte del membro maschile, e che altre donne potessero giocare con un membro dietro pagamento di un green fee che ammontava all’epoca a HK $ 1. L’Hong Kong Golf Club ha però saputo percorrere velocemente la via dell’emancipazione sociale e attualmente ha una sezione femminili molto numerosa formata da oltre 550 giocatrici con handicap (il massimo è 36), di cui circa 80 giocano regolarmente a golf da competizione il martedì, noto anche come il giorno delle donne. Abbiamo dedicato tanto testo per cercare di illustrare l’atmosfera particolare che avvolge questo fantastico Club trascurando sicuramente la descrizione tecnica dei suoi tre percorsi che di seguito sintetizzeremo al meglio. Consigliamo comunque ai più curiosi di dare una sbirciatina al sito internet del Club molto ben fatto, dove potranno trovare le informazioni qui mancanti (www.hkglofclub.org). L’Hong Kong Golf Club ospita tre percorsi da 18 buche ognuno dei quali con una propria piccola zona di sosta, perché definirla buvette sarebbe inappropriato, a metà percorso.

Sguardi sui percorsi dell’Hong Kong Golf Club

Il primo percorso o “Old Course” è stato inaugurato nel 1911, l’Old Course misura 6.246 yard dai tee del campionato e ospita l’Hong Kong Ladies Open. Un layout tradizionale con fairway alberati e green piccoli premia la precisione del giocatore piuttosto che sulla lunghezza. La caratteristica sosta a metà strada chiamata House Grade III risale al 1918 ed è il modo perfetto per rilassarsi e idratarsi dopo la nona buca. Il secondo percorso o “News Course” è stato inaugurato nel 1931, il New Course misura 6.520 yard dai tee del campionato. Otto delle buche sono presenti nel “Composite Course” che ospita l’Hong Kong Open. Ogni anno il New Course ospita i campionati amatoriali maschili e femminili di Hong Kong. La zona di sosta e ristoro si trova dopo l’undicesima buca. Il terzo percorso o “Eden Course” è stato inaugurato nel 1970, l’Eden Course misura 6.106 yard dai tee del campionato. Dieci delle buche sono presenti nel “Composite Course” che ospita l’Hong Kong Open. La zona di sosta e ristoro si trova dopo la 12a buca. Speriamo di avervi incuriosito anche questa volta e stimolati, appena possibile, a viaggiare su tutti i campi del mondo.

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