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Adriano Manzoni – Attorno ad un’abbazia benedettina del XII sec., cuore storico del resort, sono stati creati un campo da Golf, un Hotel dotato di SPA, appartamenti, ristoranti, sale meeting, centro sportivo e ampi spazi dove si può progettare una vacanza con molti ingredienti diversi ma armonici tra loro.
Varcando l’ingresso di Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio ci si immerge in una realtà dove modernità, efficienza ed eccellenti standard di servizi si fondono con una natura incontaminata tra dolci colli e ricca vegetazione.
Per una volta iniziamo a parlare prima di ciò che c’è fuori dal percorso di gioco e iniziamo con la SPA. Dotata di piscina coperta riscaldata con vasca idromassaggio è il luogo ideale per ricaricarsi e rigenerarsi. Nella bella stagione gli ospiti si possono rilassare all’esterno scegliendo tra due meravigliose piscine ed un centro sportivo attrezzato con due campi da tennis, campo da calcetto e campo da Beach Volley. Il raffinato Hotel a 4 stelle offre 5 tipologie differenti di camere faranno sentire tutti gli ospiti al centro di un’atmosfera incantata e immersi in un ambiente curato in ogni minimo particolare. I materiali di pregio usati per gli arredi, come i marmi e i tessuti preziosi, conferiscono alle camere una ricercata eleganza che renderà ogni soggiorno unico ed indimenticabile.
Il ristorante situato proprio di fronte all’arrivo delle buche 9 e 18, con un incantevole vista sul green delizia gli ospiti con le ricette della più autentica tradizione regionale italiana che promuove stagionalità, freschezza e gusti indimenticabili. Una cantina ricca di etichette nazionali ed internazionali è capace di soddisfare qualsiasi abbinamento richiesto.
L’ubicazione del Resort è ideale perché situato sia a due passi dal Lago di Garda con tutte le Sue attrazioni e con una stagionalità senza interruzioni, sia alle principali città d’arte Lombarde e Venete ed è inserito in un contesto dove quiete e contatto con la natura sono protagonisti.
Questo incantato luogo è meta perfetta per sportivi, viaggiatori, famiglie, coppie, e uomini d’affari che possono trovare qui una pausa, un momento di piacere e di divertimento o di lavoro.
Ma adesso parliamo di golf.
Il campo, opera del famoso architetto “Kurt Rossknecht”, sorge su un’area complessiva di 110 ettari. È stato sviluppato un progetto di 27 buche da campionato e altre 9 executive, dando vita ad un tracciato che interpreta al meglio il patrimonio naturalistico e storico dell’abbazia San Vigilio.
Grazie ad i suoi 5 differenti tees, il campo è in grado di offrire il massimo impegno per i giocatori più esperti come il massimo divertimento per i neofiti.
Gli ostacoli d’acqua, i green ben difesi da bunkers strategicamente posizionati, i fairways dal profilo articolato contornati da ampi rough oltre alla variabile delle possibili combinazioni di giro a 18 buche sono in grado di assicurare un’esperienza di gioco sempre diversa.
Vediamo ora le caratteristiche dei tre percorsi.
Percorso Rosso (Benaco).
Il percorso rosso con i suoi 3230 metri identifica il più lungo dei 3 tracciati. Non facciamoci ingannare dall’ampiezza dei fairways, in realtà nascondono molto spesso numerose insidie tra le quali bunkers ed ostacoli d’acqua sempre in posizione strategica pronti a trarre in trappola giocatori di ogni livello ed esperienza.
Molte sono le buche impegnative soprattutto per i green, mai su un solo livello e sempre molto difficili da valutare. Importantissimo quindi essere precisi sia sui colpi lunghi che sul gioco corto.
Percorso Giallo (Solferino.)
È forse il più difficile dei 3, dalla buca 1 alla 9 il “Solferino” presenta ottimi spunti tecnici per giocatori di ogni livello. Infatti questo tracciato propone la continua tentazione fra il provare colpi di potenza aggressiva e la prudenza di una strategia d’attesa.
Tutti i green meritano rigorosa attenzione per le pendenze spesso impercettibili e complicate da leggere; gli innumerevoli ostacoli d’acqua e i tanti bunkers strategicamente posizionati rendono il “Solferino” una sfida molto interessante.
Percorso Bianco (San Martino).
È sicuramente il più corto tra i 3 percorsi ma senza dubbio il più delicato. I numerosi laghi presenti sul tracciato costringono i giocatori ad effettuare colpi assolutamente precisi sia dal tee di partenza che durante l’attacco al green.
Sono da tenere in considerazione anche gli enormi bunkers dislocati a metà fairway pronti ad accogliere i tee-shot più imprecisi. Attenzione anche ai green i quali nascondono pendenze non sempre facili da leggere anche dai giocatori più esperti.
Adriano Manzoni
Founder & Trademak Owner – Marketing & Sponsorship Manager “Italy Golf Cup”.
Di professione consulente marketing ha due ombre nel suo lungo curriculum: non gioca a golf e è di fede rossonera.