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Menaggio & Cadenabbia - 21 giugno 2020

Menaggio e Cadenabbia Golf Club

La Club House è il sibolo della tradizione di Menaggio. Entrarvi è come fare un salto nel passato, in un angolo d’ Inghilterra del secolo scorso. Per tutti i golfisti che hanno avuto la fortuna di transitarvi, la Club House di Menaggio è un è posto indimenticabile: il parquet consumato da 100 anni di storia, le stampe d’ epoca appese alle pareti, gli scudi con incisi i nomi dei “Captains”, le rastrellerie con i bastoni di un tempo e un immenso camino per riscaldare le giornate autunnali. Ogni scorcio della piccola club house parla della storia di questo grande Circolo.

La Biblioteca costituisce il vanto del Menaggio e Cadenabbia Golf Club. Si apre in un angolo del salone della club house. Dentro c’è aria di santuario. Appoggiate alle pareti, le librerie a vetri; e dietro ai vetri il sapore golfistico, la memoria storica, la parola scritta sul golf.

La biblioteca del Menaggio & Cadenabbia Golf club è universalmente considerata uno dei più preziosi concentrati di pubblicazioni golfistiche esistenti al mondo. Sono oltre 1200 i volumi raccolti; circa 480 sono censiti in minuziosa grafia corsiva sulle pagine di catalogo che viene giustamente conservato come una reliquia: si cita una donazione fondamentale, probabilmente la più cospicua, fatta da tale Mr Tait nel 1923.

Nell’ elenco volumi addirittura del 1682, stampati ad Edimburgo. Testi pieni di fascino, nelle loro rilegature di capretto incise a lettere d’oro, tra cui: How to play golf,di Hanry Vardon, 1912; “The rules of golf”, di Norman Lockyer, 1896; The art of Golf”, di Sir W.G. Simpson, 1887.

Nel 1985 R.A.L. Bumett, storico e bibliotecario del tempio sacro del golf mondiale, il Royal & Aciet Golf Club di St Andrews, mandò ad Antonio Roncoroni una lettera in cui si ringrazia il Menaggio &Cadenabbia Golf Club e di tutto il Golf Italiano.

Il Percorso – Il Menaggio & Cadenabbia Golf Club è nato nel gennaio 1907 ed ha quindi compiuto 100 anni. È il secondo golf più vecchio d’Italia, tra quelli esistenti, dopo l’Acquasanta di Roma.

Il suo primo percorso, nato nel 1907, era solo di 9 buche e occupava parte della proprietà attuale. Nel 1923, con l’avvento di Mr.Wyatt, il campo diventò un difficile 18 buche par 64. Sia nel 1907 che nel 1923 c’è stata la supervisione di John Henry Taylor grande professionista inglese dell’epoca vincitore di 5 Open Championship.

Nel 1963 l’allora presidente Antonio Roncoroni chiamò John Harris a ridisegnare il percorso che subì una vera e propria rivoluzione con l’aggiunta di 4 nuove buche e la modifica di altre 8. Il par passò da 66 (il vecchio 64 che aveva subito piccole modifiche) a 69.

Oggi il percorso ha subito, sotto la Presidenza attuale alcune ulteriori modifiche che hanno portato il par a 70. Le piante sono cresciute e i fairways si sono stretti ed il campo si presenta assai delicato. Il motto “Far and Sure”, presente sullo stemma del Circolo, sembra essere molto indicato al giocatore che affronta per la prima volta il percorso.

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21 giugno 2020 – Gara singola IGC non inserita nel Circuito India Golf Cup 2020
CLASSIFICA – GIOCATORE – PUNTI

1a categoria

1° lordo – Galliani Lorenzo – 34

1° netto – Pasetti Luca – 38

2° netto – Roncoroni Vittorio – 33

3° netto – Recchia Michele – 33

2a categoria

1° netto – Canuti Nicholas – 42

2° netto – Venturini Giorgio – 33

3° netto – Tieghi Nicola

3a categoria

1° netto – Thurler Philippe – 39

2° netto – Cannarozzo Gady – 37

3° netto – Olivero Giorgio – 34

Premi speciali

1° Lady – Recchia Silvia – 31

1° Senior – Crosta Mauro – 34

1° Junior – Recchia Michele – 33

Nearest to the pin femminile

 non assegnato

Nearest to the pin maschile

non assegnato

Le fotografie della giornata sono visionabili nella Galleria

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