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Carimate - 14 luglio 2019

Golf Club Carimate

 

Una tradizione nata nel 1962 – Il Golf Club Carimate nacque nel 1962, creato insieme ad un insediamento residenziale a ville che già a quell’epoca prendeva in considerazione l’aspetto naturalistico del concetto di vivere in mezzo al verde di un campo da golf. Oggi Carimate viene preso come esempio per qualsiasi iniziativa immobiliare da ogni imprenditore interessato a mantenere prioritario il rispetto per l’ambiente. Questo bellissimo comprensorio è situato sulle prime colline brianzole, a metà strada tra Milano e Como. La sua storia inizia nel 1955, anno in cui la baronessa Arnaboldi Cazzaniga, appartenente a una famiglia nobile che risiedeva nella zona dal 700, decise di vendere il parco e il castello annesso alla Società Generale Immobiliare di Roma. La grande estensione della tenuta era perfetta per realizzare un progetto ambizioso tenendo come punto di riferimento centrale l’antico maniero, sviluppare un quartiere residenziale fatto di ville (circa 400 nessuna più alta della vegetazione circostante) e costruire nei restanti 60 ettari un campo da golf.

Il tocco italiano nel design del Golf Club Carimate – In anni in cui ancora l’idea di golf era strettamente legata all’immagine di un mondo anglosassone nasce il Golf Club Carimate tutto all’insegna del design italiano che in quegli anni cominciava a farsi conoscere nel mondo. A progettare la club house l’incarico è dato a Guido Veneziani e Vico Magistretti.

Magistretti e Veneziani progettano una club house che nulla ha del cottage all’inglese o della casa di campagna: nasce infatti un volume bianco e che segue l’andamento del terreno, con finestre e tagli che inquadrano il paesaggio e i grandi alberi del parco.
Ed è proprio al ristorante che si apre su quella che in origine era la buca 1 che Magistretti dedica una particolare attenzione perché è qui che nasce la sedia “Carimate” prodotta da Cassina che diventerà un classico del design italiano.

Il campo da golf – La progettazione del campo venne affidata all’Ing. Piero Mancinelli: ingegnere romano che gioca a golf, ne scrive e ne progetta con maestria ritaglia il percorso adattandosi ai dislivelli del terreno, al progetto abitativo che si va sviluppando, ai tempi di realizzazione “a tappe” e disegna un campo che nel tempo conferma la sua unicità. Nel 1962 furono realizzate le prime nove buche, seguite tre anni più tardi dalle seconde nove. Nel 1989 gli fu dato l’incarico per la modernizzazione del percorso che è terminato nel 2007. Il percorso è naturalmente ondulato, piacevole e delicato su un tracciato vario a ampio che si snoda in mezzo ad un patrimonio botanico di diecimila piante. I fairways sono inseriti in una fitta vegetazione d’alto fusto.

 

India Golf Cup 2019 – 11a Gara – 14 luglio 2019

CLASSIFICA GIOCATORE CIRCOLO SCORE

1a categoria

1° lordo – Lorenzo Cerioni – 29

1° netto – Andrea Mondoni – 37

2° netto – Gianpaolo Pozzi – 37

3° netto – Giuseppe Di Martino – 35

2a categoria

1° netto – Gianmaria Confalonierie – 40

2° netto – Tatiana Nazhivina – 40

3° netto – Federico Verga – 39

3a categoria

1° netto – Beatrice Donchi – 45

2° netto – Marco Alberto Mondelli – 43

3° netto – Stefania Bellani – 40

Premi speciali

1° lady – Camilla Baserga – 34

1° senior – Andrea Bianchi – 39

1° junior – Carlo Alberto Zappa – 39

Nearest to the pin femminile

Buca 2 – Stefania Bellani – mt 0,92

Nearest to the pin maschile

Buca 2 – Francesco Mattiroli – mt 2,17

Le fotografie della giornata sono visionabili nella Galleria

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